Il carro ferroviario Hbis in origine.
Nella seconda metà del secolo scorso, un nuovo carro conobbe un notevole sviluppo: il carro ferroviario Hbis a pareti scorrevoli. Esso facilitava grandemente la movimentazione dei pallets, ormai diffusissima dovunque. Per lo sviluppo di questo progetto, in Italia sono occorsi studi e realizzazioni di prototipi, dei quali possiamo evidenziarne almeno tre esemplari.
I prototipi sperimentali italiani.
La situazione dei carri a pareti scorrevoli nel resto dell’Europa.
In Europa i produttori ferroviari e le reti nazionali avevano compreso in anticipo le potenzialità di questo tipo di carri e già dal 1966 circolavano regolarmente veicoli a due assi tipo Hbis:
Hbis 21_85_225_0_675-5 Tobias B. Köhler
2003-11-12Hbis – Foto Veselin Malinov
logo DB – foto Veselin Malinov Hbis-ww297 DB 5. Juli 1998 Photo by Sven Manias
L’inizio della produzione in Italia
In Italia le cose procedettero lentamente: infatti occorrerà aspettare il 1979 per vedere i primi 12 carri tipo Hbis. Essi furono prodotti dalla OMS (Officina Meccanica della Stanga di Padova) per la società TRAFER (Trasporti Ausiliari Ferrostradali):
Dopo di essi, la OMS produrrà la anche la prima fornitura di carri Hbis per le FS. Essa era di 1000 unità, delle quali 500 con separatori di carico (Hbikks) e 500 senza (Hbis). E’ ovvio che la presenza dei separatori di carico riduce la portata. A causa della loro massa, essa scende di poco sotto le 25 t e quindi occorre aggiungere l’indicatore “kk” all’Hbis. I carri “Hbikks” furono successivamente riclassificati “Hbillns” e la loro descrizione si trova in un altro articolo di questo blog: https://www.chimicaone.it/carro-hbillns-delle-fs/ , insieme ad alcune indicazioni circa la costruzione del suo modello in scala H0.
Il carro ferroviario Hbis nel modellismo.
Infine, in ambito modellistico, più o meno tutti i costruttori hanno riprodotto il carro ferroviario Hbis nelle scale più usuali (H0, TT ed N). La sua struttura non particolarmente complessa e la ricchezza di livree e insegne hanno fatto sì che ogni rete ferroviaria europea ne venisse rappresentata. Insieme a esse, molte industrie private hanno apposto il loro logo sulle fiancate del carro. Nelle foto sottostanti alcune delle realizzazioni commerciali:
Il carro ferroviario Hbis secondo la ELECTROTREN.
Il carro Hbis di questo produttore si presenta robusto e un po’ massiccio, ottimo per l’utilizzo su plastico. Esternamente è simile al carro FS Hbillns, ma la marcatura indica che è privo dei divisori interni. Anche se non si presenta particolarmente raffinato, può essere migliorato con poca fatica.
La prima cosa da fare è rimuovere il gancio standard e sostituirlo con un meccanismo per aggancio corto:
Le porte sono veramente scorrevoli ed è presente una simulazione di tavolato. I ritocchi di colore possono essere: giallo per i ganci di ormeggio, ruggine o nero opaco per le ruote, rosso e giallo per le leve del freno, bianco per i simboli sulle stesse, nero lucido sul gambo dei respingenti, nero opaco su balestre e boccole, alluminio sui predellini:
Il carro ferroviario Hbis secondo la FLEISCHMANN.
Anche la “Fleischmann” ha prodotto il il carro ferroviario Hbis, declinato in diverse versioni. Quelle più antiquate dispongono di un grosso gancio che fuoriesce dal pancone e deturpa la parete frontale. La prima cosa da fare è rimuoverlo insieme al suo supporto e levigare la superficie per poter accogliere i meccanismi per l’aggancio corto:
Rimozione del gancio. Foto dell’autore. Inserimento del meccanismo e ricostruzione del pancone. Foto dell’autore.
Il pancone ricostruito. Foto dell’autore. Parete dipinta. Foto dell’autore.
La FLEISCHMANN ha prodotto parecchie varianti, anche di ditte private:
Le iscrizioni sono molto ben fatte…- Foto dell’autore.
Il carro della SKF presenta le iscrizioni posizionate diversamente dagli altri, ma sempre ben nitide.
I modelli della FLEISCHMANN hanno le pareti scorrevoli, ma l’interno dev’essere modificato per renderlo più realistico. Questo ovviamente se si desidera mostrare il carico.
Il carro ferroviario Hbis secondo la LIMA.
Il produttore italiano LIMA mise in catalogo gli allora recenti carri Hbis già alla fine degli anni ’90:
Naturalmente il carro ferroviario Hbis ha suscitato l’interesse di molti altri produttori di modelli ferroviari (per esempio la Märklin, la ROCO) ma l’articolo diventerebbe troppo lungo. Dagli esempi riportati si può avere una visione generale della situazione intorno alla fine del millennio.
Link Utili:
https://www.railcargo.com/it/dam/jcr:f3ea7a8d-0b49-4f5b-9ae5-c79dd80be32a/hbis-2254.pdf
https://www.sbbcargo.com/it/centro-clienti/tools/wagentypen-suche/hbis.html
Bibliografia:
- “i Treni” n.362 – settembre 2013 – Ediz. ETR
- “i Treni” n.363 – ottobre 2013 – Ediz. ETR
Autore R. Bigoni – Ultimo aggiornamento 25 settembre 2020