Versione di III classe con marcatura Cz 33.101
Costruzione del modello in scala H0 (1:87)
Per la storia della carrozza FS 1946 serie 33.000 castano/isabella e le sue caratteristiche tecniche si rimanda a questo articolo.
La base per la costruzione del modello è il kit di TRENOGHENO, consistente di materiale ACME con particolari in aggiunta per diversificare le vetture:
La cassa si presenta molto bene nelle due tonalità di colore castano / beige isabella molto plausibili, vista la grande varietà di sfumature provocate dall’utilizzo quotidiano e dalle intemperie:
Questa livrea sostituì nel 1935 il “verde vagone” che era stato adottato dalla Rete Mediterranea (conosciuta come R.M.), prima livrea ufficiale adottata dalle Ferrovie dello Stato italiano.
I colori erano così distribuiti: castano per la parte inferiore della cassa e i carrelli, isabella per la striscia comprendente i finestrini, alluminio per l’imperiale con l’esclusione dei ricaschi che erano in color castano.
Dal 1956 il castano/isabella cedette il passo alla livrea in tutto castano. Per un periodo che va dal 1956 al 1964 circolarono in contemporanea rotabili in castano/isabella e in tutto castano (successivamente anche in grigio ardesia). Questo perché l’eliminazione del castano/isabella avvenne in maniera progressiva, coinvolgendo prima le carrozze di nuova costruzione e solo dal 1963 le carrozze dei tipi precedenti come le Tipo 1921, 1933, 1937, centoporte e “Corbellini”.
Le iscrizioni e le marcature della carrozza FS 1946 Cz 33.101
Sono disponibili parecchie marcature; per questa vettura occorrono quelle dell’epoca III. Per una soddisfacente posa delle decalcomanie occorre lavare e sgrassare la cassa con, per esempio, detersivo per piatti; successivamente è necessario un abbondante risciacquo. Quando la superficie è asciutta, si stende una mano di trasparente lucido, per un’adesione ottimale delle decals:
È utile rifinire le decals con un bisturi, in maniera da lasciare i margini più sottili possibile attorno alle scritte o ai simboli. Una volta separata la pellicola dal supporto, la si appoggia su una goccia d’acqua (o di liquido apposito) e si asciuga con un lembo di carta cucina o un cotton fioc, aggiustandone il posizionamento con un pennellino o uno stuzzicadenti:
La successione delle operazioni (il cotton-fioc serve per rimuovere l’eccesso di liquido una volta trovata la posizione giusta):
Completato il posizionamento delle decals, rimane il problema della visibilità della pellicola sulla superficie plastica:
Per eliminare questo fastidioso difetto basta spruzzare del trasparente opaco. La cassa ha il supporto del tetto con quattro forellini che possono essere infilati in altrettanti stuzzicadenti, da fissare a loro volta su una base di polistirolo abbastanza grande per accogliere la cassa e non ribaltarsi al soffio della bomboletta (o dell’aerografo):
Nelle foto seguenti il risultato ottenuto tramite uno strato di trasparente opaco:
La finestratura per la FS Tipo 1946 serie 33.000 castano/isabella.
I finestrini sono in plastica trasparente ed è meglio verniciarli nello stesso colore delle pareti. poi si possono aggiungere i tendaggi: questi sono in carta crespa color marrone. Le ritirate avevano una decorazione colorata in blu o verde che si può simulare con inchiostro o colore acrilico poco diluito:
Risulta più semplice inserire i finestrini separatamente:
Nel caso si riscontrasse difficoltà nell’inserimento (probabilmente dovuta agli spessori delle vernici), si può rimediare tagliando via la parte superiore con un trim per unghie:
Di seguito le foto con i finestrini inseriti nella cassa della vettura. Ovviamente il lato compartimenti è quello che superiormente presenta gli aeratori, ed è anche quello con i finestrini decorati per le ritirate:
Il telaio della carrozza FS 1946 serie 33.000 castano/isabella
Per prima cosa, occorre incollare la zavorra metallica al telaio in plastica, preferibilmente con bicomponente epossidica (basta uno strato sottile).
Dopodiché si possono incollare i particolari del sottocassa: batterie, REC, interruttori e scatole varie con colla per plastica. Come da regolamento, il telaio è in colore castano. Volendo, si può passare una spruzzata di aggrappante per plastica, per essere sicuri dell’aderenza della tinta alla superficie. Qui ci si è limitati a un’accurata pulizia con detersivo per piatti seguita da lavaggi abbondanti con acqua corrente e asciugatura con il phon. Se non si può dipingere subito, mantenere al riparo dalla polvere.
Esistono diversi produttori di vernicette (acriliche, a solvente, poliuretaniche e nitro) per modellismo. Il risultato visibile nelle foto seguenti si deve alla tinta castano poliuretanica della “Dr. Toffano” data a pennello;
Nel caso in cui le vernicette poliuretaniche risultassero addensate o grumose, si possono recuperare (entro certi limiti) utilizzando questo metodo.
I carrelli adatti alla carrozza FS Tipo 1946 serie 33.000
Nella confezione sono compresi i carrelli del tipo A, più antiquato, nelle sue varie declinazioni e il più moderno tipo 27:
Per questa carrozza si è scelto il tipo più antiquato, per motivi estetici in quanto la dotazione originale dovrebbe essere stata solo quella con il tipo 27, da 2700 mm di passo nelle varie declinazioni (27, 27A, 27B, 27D) come da questa immagine d’epoca:
E’ però anche vero che per alcuni bagagliai, bagagliai-posta e Cz 33 furono inizialmente impiegati carrelli di recupero dei tipi AM/m, AB/m, ABB/m, ABM/m e questo ci fornisce la giustificazione per il loro impiego sulla nostra carrozza, come documentato da questa immagine tratta da SCALAENNE:
È molto facile sostituire i carrelli, in quanto sono fissati solo con un perno di plastica. Prima di assemblare i carrelli, conviene colorare loro e gli assali con tinte opache (nero e color ruggine), con tracce di nero lucido alla base delle boccole e tra gli interstizi delle balestre e delle molle; inoltre, i ceppi dei freni sono rugginosi.
Conviene assemblare tutta la struttura del carrello insieme agli assi e poi incollare nei punti di contatto; inserendo le ruote dopo l’incollaggio con normali colle per plastica, esiste la possibilità che le parti si separino. Altrimenti, si possono usare epossidiche bicomponenti. L’apertura nella parte anteriore del carrello dev’essere chiusa con una barretta plastica o metallica:
L’arredamento interno della carrozza FS Tipo 1946 serie 33.000
Per l’arredamento si procede come per la carrozza dello stesso tipo in livrea grigio ardesia.
Ora si può passare alle rifiniture della cassa.
Completamento della cassa: i corrimano e gli intercomunicanti.
Ai lati di ogni porta d’accesso occorre posizionare i due corrimano. Non conviene forzare troppo: meglio ripassare il foro con una punta da trapano adatta e poi incollare depositando pochissima colla vinilica all’interno del foro con la punta di uno spillo.
Dopo le porte di accesso laterali, si passa a quelle degli intercomunicanti.
Gli intercomunicanti della carrozza Tipo 1946.
Per il passaggio da una carrozza all’altra si usano aperture protette da appigli e mantici estensibili; anche per questi appigli metallici conviene ripassare i fori con una punta da 0,6 mm per renderli passanti; poi è meglio ripulire il lato opposto:
I mantici sono disponibili in posizione aperta e chiusa. Vanno dipinti in nero opaco:
All’estremità dei mantici vi è una elaborata struttura per il movimento e il fissaggio dei medesimi (reperita on-line prodotta dai ragazzi di Progetto modellismo, email: serluke03@gmail.com ); inoltre, vi è una piattaforma ripiegabile:
La rifinitura delle testate della carrozza Tipo 1946.
Si inseriscono le predelle nei mantici e questi si posizionano al loro posto utilizzando i fori già presenti. Poi s’incollano i supporti dei tiranti con pochissimo cianacrilato e li si verniciano di color castano, con le molle in nero opaco/lucido:
Nel caso il tirante non si posizioni bene a contatto con il mantice, si rimedia con pochissimo cianacrilato e tenendo in posizione i pezzi per qualche secondo:
Si aggiungono i respingenti (correttamente detti repulsori), dipinti in nero opaco e con tracce di lucido e ruggine; la posizione non è indifferente, in quanto il repulsore convesso va messo a sinistra e quello piatto a destra. Poi si inseriscono le scalette,
Le scalette della carrozza.
Le scalette a disposizione nella confezione sono un po’ abbondanti (a sinistra nella foto); al loro posto sono state inserite quelle in fusione metallica prodotte sempre dai ragazzi di Progetto modellismo (e mail: serluke03@gmail.com ), a destra:
I perni d’inserimento devono essere un po’ assottigliati per un perfetto inserimento nei fori. I supporti metallici delle scalette vanno dipinti in castano e i gradini in colore legno consumato o nero opaco. Con la punta di un ago o il piatto di una lima si irruvidisce la loro superficie:
Il completamento della cassa della carrozza Tipo 1946.
A questo punto s’inserisce a pressione l’imperiale (il tetto è stato fornito già perfettamente dipinto) infilando i quattro piccoli perni nei fori presenti nei supporti della cassa:
Occorre procedere in modo uniforme; dalla foto sopra si nota che nella parte sinistra l’incastro non è ancora avvenuto e occorre premere ulteriormente, mentre nella parte destra le superfici di cassa e imperiale sono già allineate alla perfezione.
Le condotte pneumatiche.
Non erano previste nelle istruzioni originali, forse perché avrebbero interferito con i ganci durante i percorsi in curva. Però, se si tiene la carrozza “da vetrina” o la si fa circolare su percorsi con curve di grande raggio. si possono aggiungere anche le condotte pneumatiche, con raccordi e rubinetti dipinti di rosso. È un’aggiunta di “effetto” e ho privilegiato le condotte più “spesse” tipo ROCO rispetto a quelle più “smilze” tipo LIMA di alcuni anni fa. Nella foto sottostante, le condotte incollate con cianacrilato al fondo del pancone:
La carrozza FS Tipo 1946 serie 33.000 castano/isabella sui binari…
Per saperne di più:
Sulla tonalità dei colori delle livree FS: https://www.binariedintorni.it/2021/01/lapprofondimento-livree-che-passione-quando-castano-castano-isabella-e-treno-azzurro-diventano-un-caso/
Una esposizione sintetica delle epoche in ambito ferroviario (FS): https://www.fimf.it/fimf_prec/images/nem/nem814.pdfhttps://www.fimf.it/fimf_prec/images/nem/nem814.pdf